Accendere le lampadine a led con le foglie

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Come spesso accade la ricerca italiana raggiunge risultati notevoli, in questo caso si tratta di qualcosa di veramente futuristico.

Ecco che proprio in Italia, nel Centro di Micro-Bio Robotica (Cmbr) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) a Pontedera (Pisa), sono state ottenute delle piante, ibride, capaci di accendere delle lampade a Led!

Lo sfregamento tra le foglie artificiali e le foglie naturali per effetto del vento genera un’elettricità capace di accendere 10 lampadine a led. Ecco che si aprono degli scenari molto interessanti, oltre che sostenibili, in futuro i nostri spazi verdi si accenderanno da soli?

L’esperimento condotto dal gruppo italiano è stato pubblicato sulla rivista Advanced Functional Material. sì è riusciti a creare una sorta di arbusto-cyborg che riesce ad alimentare a una serie di lampadine led, l’energia potrebbe anche essere accumulata in batterie!

 

fonte: il messaggero la repubblica

ECOvideo Spegni i tuoi dispositivi, spegni i led e le spie. The animal save the planet

settembre 20, 2012 1 commento

Simpatico come sempre, il video di the animal save the planet ci ricorda che spegnere le spie dei dispositivi di casa riduce fortemente lo spreco di energia 🙂

Spegni le spie e salvaguarda l’ambiente.

ECOvideo simpatico – video the animals save the planet

Un video carino e adatto ai bambini e ai più grandi, simpatiche le animazioni, i video di the animal save the planet sono sempre notevoli, e con buone animazioni. Penso potrebbe essere interessante creare una animazione simile a questi video rendendoli interattivi, far compiere scelte all’utente in una situazione simulata può aiutare a ottenere cambiamenti di atteggiamento nella vita reale quotidiana.

è possibile rinforzare un comportamento positivo nei confronti dell’ambiente facendo ricorso ad una esperienza dell’utente ludica. Alcune informazioni “ecosostenibili”sono ormai molto diffuse nella massa, molti le conoscono, l’obiettivo è vederle mettere in atto in automatismo.

G.A.T. Gruppo Acquisto Terreni

 

Una sperimentazione sociale, la collettività che ritorna alla terra, passando per i canali economici, ma con intelligenza nuova:

sostenibilità,  solidarietà, comportamenti, investimenti e fiducia reciproca per dare una svolta al rapporto moltitudine/terra e moltitudine/alimentazione

 

La pagina della  REDDITIVITA’ AGRICOLA

 

GAT in Italia

The Animals save the Planet – romancing The bag

Green Economy and Sustainable Development: Bringing Back the Social

SEED SAVERS – recupero sementi tradizionali

seed savers exchange

Sono state selezionate in millenni di esperienze agricole umane, resistendo a innumerevoli intemperie, potremmo quasi considerarle come se fossero la memoria storica e biologica dell’agricoltura.

Le sementi tradizionali sono una  risorsa preziosa e inesauribile di caratteristiche genetiche che garantiscono la “biodiversità”.

Fortunatamente, ormai da tempo, è iniziato un movimento che ha come  progetto il recupero delle tradizioni culturali rurali. Numerose persone nel mondo si stanno impegnando per la salvaguardia delle varietà di piante antiche. Sia chiaro possono essere varietà di pomodori, aranci o alberi da fusto, non per forza piante sconosciute. Dobbiamo rendere onore a veri e propri “salvatori di semi”, chiamati appunto Seed Savers, i semi “del passato” sono sopravvissuti all’estinzione. O meglio cercano di sopravvivere e grazie a queste persone alcuni semi recuperati vengono coltivati in normali orti familiari o su piccola scala. Il grande valore da attribuire a questo difficile lavoro è nel preservare  tutte quelle preziose qualità che rendono i semi più adatti ad un’agricoltura eco-compatibile e che privilegia prodotti dall’elevato valore nutritivo. Senza naturalmente dimenticarsi del gusto.

Questo è uno dei comportamenti sostenibili che andrebbero maggiormente diffusi. Tutti coloro che  in questa epoca hanno il lusso di possedere o vivere con pezzo di terra agibile dovrebbero provare a cercare quali sono state per centinaia di anni le sementi originali locali.

Solo “l’essere ripiantati” permetterà a queste particolari biodiversità di sopravvivere nel tempo. Mantenere le “cose buone” rende migliore la nostra esistenza.

Nel mondo esistono ormai molti esempi di gruppi attivi ma il singolo ha in questo contesto un ruolo fondamentale.I Seed Savers esistono sotto forma di  associazioni di volontari che mediante l’autofinanziamento, coltivano le varietà a rischio estinzione, ortaggi e frutti di tutto il mondo, conservandone scrupolosamente i semi in apposite banche. Tra le Seed Savers più attive spicca  l’americana Seed Savers Exchange che grazie ad un lavoro scupoloso, dal 1975 ad oggi, è riuscita nell’obiettivo di mantenere in vita migliaia di varietà di piante antiche a rischio di estinzione.

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DeLorean elettrica – ritorno al futuro ECO

la macchina di ritorno al futuro elettrica

l’icona del cinema anni ’80 diretta da Robert Zemeckis,  è tornata e questa volta la vedremo sfrecciare per le strade in veste decisamente ECO.

La DeLorean Motor Company, azienda del Texas, che ha rilevato il marchio Dmc, originale progetto della DeLorean vettura anni ’70 protagonista del noto film “Ritorno al futuro” , ha comunicato che nel 2013 inizierà la produzione e la vendita della versione elettrica della famosa macchina con la quale il professor Doc e McFly viaggiavano nel tempo. è bello pensare che già nel film si fantasticava che l’auto fosse in grado di viaggiare nel tempo utilizzando come carburante i rifiuti ed a poco meno di un anno questa icona delle due ruote diventerà realmente una macchina ecologica, un’auto elettrica.

La nuova DeLorean sarà cpommercializzata nel 2013, si chiamerà  DeLorean Dmc-12 Ev,  le prime indiscrezioni sul  costo di questo gioiellino elettrico vedono la DeLorean acquistabile ad un prezzo attorno ai 60mila dollari.

BIOlogical 2011 – 9 settembre a Varese Ligure

Il 9 settembre a Varese Ligure avrà luogo il BIOlogical 2011,

una simpatica iniziativa che miscelerà con sapienza appuntamenti gastronomici BIO, animazione e musica.

Parteciperanno Associazioni ambientali, viticoltori, artigiani locali e artisti contemporanei.

Dopo i contenuti ed essersi saziati  dalle 22 festa finale al campo sportivo.

 

Centrale carbone Vado Ligure

 

Il problema è molto semplice, il Governo e la Regione liguria hanno approvatoil progetto che vede allargare e potenziare una centrale che ha già un impatto molto alto di mortalità sulla popolazione.

Siamo in Liguria, in particolare a Vado Ligure, dove a causa delle emissioni prodotte dalla centrale, che da quarant’anni brucia fino a 5000 tonnellate di carbone al giorno, i tassi di mortalità e di inquinamento sono devastanti. Allarmante le informazioni divulgate: secondo gli esperti, gli effetti arrivano a 48 chilometri di distanza: fino a Genova, fino a località turistiche come Varigotti e Loano. A luglio il governo e la Regione Liguria hanno approvato il progetto di ampliamento.

Son proprio curioso di sapere che farà l’analisi di valutazione di impatto ambientale  e quali saranno i risultati.

Non si può scherzare con la vita delle persone e questa centrale a carbone ne sta mietendo troppe.